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DiSara Branchini

Passeggiata di salute ad alta visibilità a Bologna

Giovedì 21 dicembre sarà la giornata più “corta” dell’anno: Siamo Tutti Pedoni, la campagna nazionale per la sicurezza degli utenti vulnerabili della strada promossa dal Centro Antartide e dai sindacati pensionati SPI CGIL, FNP CISL e UILP, coglie l’occasione di questo solstizio d’inverno per rimettere al centro il tema della visibilità per quanto riguarda la sicurezza dei pedoni, che proprio nei mesi invernali vede il momento di rischio più alto.

Insieme al Centro Antartide i rappresentanti cittadini dei sindacati pensionati SPI CGIL, FNP CISL e UILP, WWF Bologna e Legambiente Bologna si uniranno per questo alla camminata sportiva settimanale di MuoviBO, il progetto di passeggiate “a passo spedito” che uniscono  mobilità pedonale, salute, socialità e conoscenza della città in percorsi che sono vere e proprie Metropolitane pedonali. La camminata di questo giovedì sarà preceduta dalla distribuzione delle fascette catarifrangenti di Siamo Tutti Pedoni e sarà dedicata proprio alla promozione della pedonalità in città e al tema del camminare in città in sicurezza.

La Metropolitana parte puntuale alle 18.30 da piazza VIII Agosto con due capigruppo, per poter seguire due diversi “passi”: il percorso si snoda per le vie del Centro per arrivare in piazza Re Enzo alle 19.37.

 

DiSara Branchini

Al via la nona edizione di Siamo Tutti Pedoni: al centro al rigenerazione urbana

Torna anche quest’anno la campagna nazionale per la sicurezza degli utenti vulnerabili della strada Siamo Tutti Pedoni, promossa dal Centro Antartide di Bologna e dai sindacati pensionati SPI Cgil, FNP Cisl e UILP Uil con il patrocinio di: Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero della Salute, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Anci e Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione Emilia-Romagna.

Nonostante la diminuzione del numero di morti e di incidenti stradali complessivo degli ultimi 5 anni, le nostre città si rivelano spazi ancora pericolosi e di difficile convivenza tra i diversi utenti della strada. Quasi la metà delle vittime della strada complessive (il 44,5 %) tra pedoni, ciclisti, automobilisti e motociclisti perde la vita nei nostri centri urbani. Tra le persone che ogni anno perdono la vita in incidenti stradali in Italia, i pedoni continuano ad essere un gruppo particolarmente vulnerabile e rappresentano più di un sesto del totale: sono 570 le persone che solo nel 2016 sono rimaste vittima di incidenti stradali mentre si spostavano a piedi. Un numero, per intenderci, equivalente al totale di tutti i passeggeri di un treno ad alta velocità, a pieno carico. Di questi il 62% ha più di 65 anni, a dimostrazione che i più anziani sono la categoria a maggiore rischio. 275 sono invece le vittime tra i ciclisti per il 2016. Tra l’altro le prime anticipazioni sui dati 2017 sembrano segnare un nuovo dato negativo.

Si conferma quindi la necessità di proseguire questa iniziativa, giunta quest’anno alla sua nona edizione a cui hanno aderito decine di soggetti su tutto il territorio nazionale tra amministrazioni comunali, associazioni, aziende sanitarie locali e portali di informazione, ma si è deciso di allargare lo sguardo dalla sicurezza stradale ad una più ampia visione sulle nostre città e sulla vita negli spazi pubblici. Da qui il tema “Rigeneriamo la città” di questa edizione che si concentra proprio sul tema della rigenerazione urbana.

Per garantire un sano sviluppo delle nostre comunità è infatti necessario modificare le città nel profondo, immaginando nuove visioni ed infrastrutture che incentivino e facilitino gli spostamenti a piedi, in bicicletta o con i mezzi di trasporto pubblico, mettendo in discussione la priorità avuta finora dall’auto privata nella progettazione,  e promuovendo parallelamente la riscoperta della vita di comunità negli spazi pubblici e di prossimità. Cominciando a parlare ma anche applicare gli indicatori del benessere in strada per migliorare, nella sua interezza, la vita in tutti gli spazi della città dal punto di vista della sicurezza ma anche della salute e della coesione sociale. Elementi chiave questi dell’Agenda 2030 o delle linee guida sullo sviluppo urbano dell’ONU come driver per la prosperità delle città.

Il simbolo scelto per condensare questa visione è la panchina, immagine caratterizzante di questa edizione, luogo di relazioni, di fruizione sostenibile delle città e anche, parlando di anziani, elemento essenziale per permettere a chi ha difficoltà negli spostamenti di muoversi in autonomia con qualche piacevole sosta.

La campagna, che parte in questi giorni di passaggio tra autunno e inverno che rappresentano il periodo più pericoloso dell’anno per gli utenti vulnerabili, si compone di una serie di azioni, a partire dalla diffusione nazionale della pubblicazione “Rigeneriamo la città” che include approfondimenti sul rapporto tra mobilità in città, salute sicurezza e vivibilità, dati dell’OMS su bambini e movimento autonomo in città, accanto ai consigli dei testimonial, primo fra tutti Piero Angela, vignette, illustrazioni e infografiche sulla mobilità pedonale.

Siamo Tutti Pedoni proseguirà con eventi dedicati nelle varie città aderenti, con l’attività sulla pagina Facebook e sui social, e soprattutto culminerà in primavera con la realizzazione di una serie di interventi di “urbanismo tattico” in alcune città proprio per sperimentare sul territorio nazionale pratiche di rigenerazione urbana temporanee e a basso costo che coinvolgeranno i cittadini nella riappropriazione di alcuni spazi dedicati alla mobilità dolce e alla socialità urbana.  Rigeneriamo le città per rigenerare le nostre comunità!

DiSara Branchini

La panchina

La panchina, luogo di relazioni, per riscoprire e valorizzare la vita di comunità negli spazi pubblici ed una fruizione sicura e sostenibile delle città ed  elemento essenziale per permettere a chi ha difficoltà negli spostamenti di muoversi in autonomia con qualche piacevole sosta è il simbolo scelto per condensare la visione che sta dietro alla campagna 2017.

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Una campagna partecipata

Siamo Tutti Pedoni si evolve di anno in anno e si arricchisce di contenuti sempre nuovi. Dalla centralità assegnata fin dalle prime edizioni alla sicurezza stradale dei pedoni, soprattutto over65, e degli altri utenti della strada ad azione concreta per rilanciare azioni di cittadinanza e di riappropriazione degli spazi di convivenza tra diversi utenti della strada.

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Nove anni di Siamo Tutti Pedoni

Attività di rigenerazione urbana, eventi di comunicAzione, laboratori nelle scuole, messaggi di testimonial e materiali di approfondimento: da quasi 10 anni Siamo Tutti Pedoni raccoglie in un’azione corale tutti i soggetti attivi nello studio e nelle iniziative legate alla mobilità dolce, sostenibile e agli utenti vulnerabili della strada

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Rigeneriamo la città

Questa nona edizione della campagna “Siamo tutti pedoni” vuole affermare la necessità di uno sguardo più ampio nell’affrontare i temi della sicurezza dei pedoni e degli altri utenti vulnerabili della strada. Per garantire un sano sviluppo delle nostre comunità è necessario modificare le nostre città. Oggi sono progettate e strutturate sull’uso prevalente dell’auto privata e dobbiamo rigenerarle con nuove visioni ed infrastrutture che incentivino e facilitino gli spostamenti a piedi o in bicicletta e quindi con i mezzi di trasporto pubblico.
E’ necessario anche riscoprire e valorizzare la vita di comunità negli spazi pubblici.
Creare le condizioni per vivere in sicurezza nelle strade e nei giardini ha un impatto sulla salute collettiva: dalla riduzione dei morti e feriti sulle strade, alla riduzione dell’inquinamento dell’aria, dalla riduzione dei rischi per la salute dovuti anche alla vita sedentaria, allo sviluppo di un’economia di prossimità. Il simbolo che abbiamo scelto per racchiudere i principi di questo processo di ripensamento delle nostre città è la panchina, luogo di relazioni, ma anche di fruizione sostenibile delle città. Le panchine sono anche uno dei fattori che permettono di muoversi a piedi in autonomia anche a chi ha difficoltà negli spostamenti. E allora l’invito che lanciamo è, da una parte, quello di contribuire allo sviluppo e messa in pratica di visioni di città a dimensione di pedone; dall’altra, per ciascuno di noi, di “dare gambe” a nuove modalità di fruizione degli spazi pubblici delle nostre città.

Rigeneriamo le città per rigenerare le nostre comunità!

Marco Pollastri, Vice Presidente Centro Antartide