Raccogliamo in questa sezione alcuni articoli relativi alla vita difficile dei pedoni sulle nostre strade.
Da quest’anno è possibile aderire alla campagna con 2 modalità:
In entrambi i casi è possibile chiedere la personalizzazione con il proprio logo.
L’adesione elettronica senza personalizzazione è gratuita, negli altri casi è richiesto un contributo spese.
Scarica la presentazione della nuova edizione
Per aderire è necessario compilare la scheda di adesione ed inviarla entro l’1 ottobre 2015 al numero di fax 051/260922 o via mail all’indirizzo info@centroantartide.it.
Per la fornitura gratuita dei materiali alle associazioni contattare il Centro Antartide al numero di telefono 051/260921 o scrivendo a info@centroantartide.it
TGR Emilia-Romagna, 26 aprile 2012 (al minuto 10:50)
La voce del Serchio, 27 aprile 2011
Valle Sabbia News, 19 aprile 2011
La repubblica.it, 14 aprile 2011
Il Resto del Carlino, 14 aprile 2011
Radio Città del Capo, 13 aprile 2011
Eco dalle città, 13 aprile 2010
Siamo tutti Pedoni a Viareggio (2010)
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Articolo comparso su TRAS di maggio/giugno 2010
Articolo comparso sul mensile “La mia auto” del gennaio 2010
Servizio di Tele Santerno del 13 gennaio 2010:
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Quattroruote, 16 dicembre 2009
Servizio del TG1 del 14 dicembre 2009:
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Siamo tutti Pedoni a Catanzaro (2009)
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Oltre al presidio di un attraversamento pedonale è possibile realizzare all’interno della campagna uno degli altri eventi già sperimentati con successo.
Clicca sulle voci del menù a sinistra per i dettagli.
In una cornice comune sono i promotori locali a decidere le modalità e i tempi per la realizzazione della campagna nel proprio territorio. Di seguito vengono suggerite alcune iniziative di differente complessità organizzativa. I promotori locali possono inoltre sviluppare le proprie attività in autonomia.
L’efficacia comunicativa degli eventi potrà essere massimizzata valorizzandoli sui media locali con una mirata attività di ufficio stampa.
Il cuore comunicativo della campagna è un libretto (f.to 10×15 cm, 32 pagine a colori) che ha come filo conduttore l’ironia delle più importanti matite italiane che con le loro vignette, oltre a strappare sorrisi amari, inviteranno chi guida alla riflessione e all’adozione di comportamenti più responsabili sulle strade. Insieme alle vignette, foto di personaggi con messaggi, testi letterari e scientifici. Insieme al libretto viene messo a disposizione anche un manifesto (formato 70×100 cm), sempre a colori.
Tra le ultime modifiche introdotte al codice della strada con la legge del 29 luglio scorso ce n’è una apparentemente secondaria, ma invece molto importante per la sicurezza dei pedoni.
Gli italiani che vanno all’estero sono soliti stupirsi di come gli automobilisti non solo si fermino per far passare chi transita sulle strisce, ma addirittura si fermino ancora prima che si sia cominciato l’attraversamento, semplicemente perché vedono una persona ferma vicino a delle strisce. Si tratta di una questione culturale, certo. Ma non solo. L’abitudine tutta italiana di non lasciar passare i pedoni aveva fino ad oggi anche una copertura legislativa. L’articolo 191 del vecchio codice della strada recitava infatti che “i conducenti devono dare la precedenza […] ai pedoni che transitano sugli attraversamenti pedonali”. Dunque la precedenza era dovuta solo a chi era già sulle strisce e stava già attraversando. Ma come si fa ad iniziare l’attraversamento su una strada trafficata se nessuno si ferma per farti passare? Bisogna buttarsi in mezzo alle auto sperando che prima o poi si fermino? A questo problema pone rimedio la nuova formulazione dell’articolo 191, che recita “i conducenti devono […] altresì dare la precedenza, rallentando e all’occorrenza fermandosi, ai pedoni che si accingono ad attraversare sui medesimi attraversamenti pedonali”.
Dal punto di vista legislativo la novità contenuta nelle due semplici parole “si accingono” è sostanziale ed è una bella conquista per tutti coloro che si battono in difesa dei pedoni. La sfida è ora riuscire a far sì che questo cambiamento linguistico diventi anche e soprattutto un cambiamento culturale. Che non rimanga lettera morta su un qualche numero della Gazzetta Ufficiale, ma che prenda vita nella realtà quotidiana della strada. Questa è la sfida che l’edizione 2011 di “Siamo tutti pedoni” intende raccogliere.